martedì 26 giugno 2012

Vodka alla fragola e stanze rosa

Salveee!!!! Fa caldo, è difficile scrivervi poiché il pc scotta sulle ginocchia... :D
Eccomi, comunque: orsù, continuiamo il raccontone, degno d'esser paragonato a Beautiful!!! ; )


Temo di aver perso il cuore vicino all'esofago. 

Bevo un sorso di vodka alla fragola - la cosa più forte che c'era sul bancone. Deglutisco rumorosamente, poi tendo la mano, dicendo semplicemente: - Piacere -.
'Lorenzo' mi fissa con la dolcezza di un Torquemada, praticamente spogliandomi con gli occhi. Poi porge la mano e stringe la mia - o meglio, stritolandola. - Il piacere è tutto mio. - e bisbiglia, con un sorriso malvagio: - Temo. -
Scrollo via la mia mano, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi di ghiaccio. Allo stesso tempo mi rivolgo a Daniel: - Senti, Dan, sono un pò stanca, e temo di aver alzato troppo il gomito... Posso dormire qui stasera? Non vorrei fare brutti incontri. - e dissi sottovoce: - Anche se temo che non ce ne sia bisogno... -
- Ma certo che puoi, Darling! Sai che c'è sempre un posto per te qui... A tal proposito, quando te la sei squaglia... Ahem, quando te ne sei andata, hai lasciato qui due o tre libri, tra cui alcune copie del tuo libro... Riprendile pure! Sai quanto io adori leggere... -
- Ah, hai scritto un libro? Non lo sapevo. - Che ipocrita che sei, Ivan...
- Ma come? - Dan è perplesso. - Pensavo tu fossi un suo fan... - 
- Oh, ma lo sono! Ma non del suo talento letterario, quanto del suo talento... Corporeo. -

- Non credo che ciò che scrivo le interessi, Lorenzo. - La mia voce esce un pò tremula, meno tagliente di quanto speravo, ma rende lo stesso l'idea. - Ora, ripeto, sono stanca. Posso prendere la Stanza Rosa, Dan? -

- M-ma certo, ma certo! - replica Dan, a disagio, cercando nelle tasche dei jeans le chiavi delle camere da letto della villa. Ne tira fuori una rosa un pò scheggiata di rosso, molto probabilmente colpa dello smalto e della fretta nell'inserirla nella toppa. - Secondo corridoio a destra, ma dovresti saperlo. Era la tua prefe... - 
- Buonanotte, Honey! - lo zittisco, dandogli un bacio sulla guancia, il più vicino possibile alle labbra. Poi faccio un leggero cenno verso Ivan.
- 'Notte, Lorenzo. La prossima volta, ti prego di chiedere a tuo fratello il mio numero, anziché tendermi gli agguati. -
- Agguati? Fratello? Ma cosa...? - Ma la confusione di Daniel rimane tale, poiché me la do a gambe alla svelta. Corro per i corridoi coi tacchi in mano per evitare di scivolare, con i piedi leggermente sudaticci che s'appiccicano al pavimento di marmo e i capelli che svolazzano. Finalmente arrivo alla porta laccata bianca, e infilo febbrilmente la chiave nella serratura, girandola a fatica per via delle mani tremanti. Dopo di che entro, sbatto la porta e la richiudo a chiave. Poi vado alla porta del balcone e chiudo anche quella, abbassando la serranda. Infine mi trascino verso il bagno; mentre mi sciacquo il viso, mi specchio e quasi non mi riconosco: il trucco è colato, gli occhi arrossati stanno per cedere alle lacrime, i capelli spettinati necessitano di una spazzola, una macchia rosata di vodka ha irrimediabilmente macchiato la maglia. Asciugandomi il viso, mi accascio sul piumone bianco, adesso candido e pulito ma che - conoscendo Daniel - ne ha viste di tutti i colori. E lì cado nelle braccia di Morfeo, o per i più esperti, di Hypnos.

Bhe? Che ne dite? Ma soprattutto: mi commentate o no??? :D Buonanotte!

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