martedì 22 maggio 2012

Il party col cliente

Buonasera cari lettori! Vedo che siamo arrivati alle 300 visualizzazioni... Grazie di cuore! *-*
Ma partiamo subito col raccontone...

La musica house ben mixata si sente anche in strada. Non mi stupirei se superassero i decibel consentiti. Poveracci i vicini...
Il cliente, che ho scoperto tra la 5° e la 6° Marlboro che si chiama Federico, mi fa scendere senza troppi complimenti. Rischio di cascare dai tacchi, ma per fortuna lui non se ne accorge: avrebbe subito capito che non sono un'esperta. 
Traballando quasi quanto lui ubriaco fradicio, entriamo in uno squallido localino dove tutti sono più ebbri di lui. Un paio di ragazze, visibilmente più giovani di me e con scollature profonde, mi passano davanti, lasciando la scia di profumo dolciastro, e vanno a posarsi pesantemente su un divanetto fuxia acceso mentre sorseggiano un drink. Altri ragazzi sfruttano fino all'ultimo un narghilè, altri puntano invece sulla droga posta al centro della sala. Un uomo sulla quarantina tenta di corteggiare una sedicenne, questa rifiuta, ma cambia immediatamente idea quando questi le passa una banconota da 100 euro.
L'olezzo d'alcol mi fa venire il voltastomaco, e Federico mi costringe a ballare con lui ed altre persone a me sconosciute. Mi gira la testa, temo di avere un calo di zuccheri. Mi avvicino ad un tavolo, ma tutto ciò che trovo sono residui di panini, briciole di patatine e fiumi di cocktail alcolico. 
Per fortuna Federico si è stufato e mi paga. 50 euro. Avrei guadagnato di più con il quarantenne.
Salgo su un autobus con tutte le persone che mi guardano storto, e a rigor di logica, visto che sono praticamente nuda. Tento di coprirmi col cappottino leggero, inutilmente, per poi scendere istintivamente alla fermata vicino casa mia. Ho ancora i postumi del drink che m'aveva dato Ivan che, mischiato con la serata nel locale, mi rende a dir poco distrutta: uno zombie che cammina mezzo nudo su un marciapiede alle 6 del mattino. Non vedo l'ora di dormire... Ed il mattino dopo scarico le foto fatte a tradimento e butto sulla tastiera tutta la mia esperienza. In una notte ne sono passate quaranta.
Mi tolgo i sandali e cammino scalza. Mi ferisco i piedi, ma chissene.
Tiro fuori le chiavi di casa, ma mi blocco di colpo. Non sono sola.
- Buonasera cara. Credo che io e te abbiamo un conto in sospeso, non credi? -
Davanti al portone di casa mia c'è Ivan.


Bhe? Che ne dite??? Commentate! Non mordo! ^-^


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